biel lant a Messe a...

Tarvisio (UD), 21 Settembre 2014

          Partito da Via Pasubio di Leproso che era ancora notte fonda, aggravata da una fitta nebbia da autunno avanzato, per fortuna la situazione è andata man mano migliorando mentre percorrevo la Via Iulia Augusta fino a Carnia, per poi dirigermi verso destra e salire in Canal del ferro fino a Pontebba. Percorrendo gli ultimi chilometri in Val Canale che punta ad est in direzione di Tarvisio, il sole all'orizzonte facendo capolino tra una cima e l'altra, rendeva la navigazione alquanto difficoltosa... per fortuna ho trovato riparo stando incollato ad una grossa vettura straniera, giungendo felicemente a Tarvisio e trovando un parcheggio proprio vicino a Piazza Unità. Per gli stessi motivi sopra accennati, anche fotografare la chiesa era difficoltoso per il forte controluce e mentre mi aggiravo sulla piazza per risolvere il problema, dagli altoparlanti che la Tecnolight stava installando per la cerimonia all'aperto, mi giungevano le preghiere di una messa in pieno svolgimento e sono quindi entrato in chiesa. Non era certo il caso di di realizzare un servizio, ma non ho rinunziato a riprendere qualche foto per conservare nel nostro archivio. Non ho fatto in tempo a riprendere il suono della campane, ma per questo e per altre informazioni sulla parrocchiale dei ss. Pietro e Paolo in Tarvisio, rimandiamo al nostro precedente servizio realizzato il 16 Marzo 2003.

Santa Messa in Piazza Unità
presieduta dall'Arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato
in occasione del 56° Congresso Provinciale dell'AFDS di Udine
e 40° anniversario della Sezione AFDS di Tarvisio


...l'arrivo del corteo al suono della banda...


...la spettacolare immagine dei labari in Piazza Unità prima delle messa...

...nella difficile scelta delle immagini per realizzare questo servizio darò spazio alle "panoramiche", per dare risalto alla spettacolarità e vastità della scena ripresa, specialmente se si usano i moderni sistemi di navigazione come tablet e smartphone, che permettono di zoomare e scrutare nei dettagli lungo tutti i 3000 pixel della foto. Per quanto riguarda i contributi audio, mi limiterò all'essenziale a causa della loro scarsa qualità, dovuta sopratutto ad un'infelice scelta della predisposizione dei miei registratori...


         
 CANTO E PREGHIERE DI APERTURA


...mons. Mazzocato all'omelia...


...alla liturgia eucaristica...


...panoramica sullo schieramento dei labari all'Elevazione e alla preghiera...



 PREGHIERA DEL DONATORE


         
 BENEDIZIONE E CANTO FINALE

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...arrivederci a San Daniele...

 trasferimento nel tendone di Piazzale 3P>>>

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Congresso provinciale Afds
"Se diminuisce la fede nel Vangelo, cala anche il dono"
(Roberto Pensa - La Vita Cattolica)

          21.09.2014 - Il dono del sangue nasce da una visione cristiana della vita. E per questo, se cala la fede nella società, è destinato a ridursi anche il dono del sangue. E' la riflessione che l'Arcivescovo di Udine ha voluto lasciare stamani alle migliaia di donatori di sangue riuniti a Tarvisio per il Congresso provinciale dell'Associazione friulana donatori di sangue. Mons. Andrea Bruno Mazzocato ha celebrato la Messa a inizio giornata, affiancato dal parroco di Tarvisio don Claudio Bevilacqua.
          "Dio non ci ha creati perché viviamo pensando solo a noi stessi - ha esordito l'Arcivescovo -. Una vita vissuta solo per i propri interessi è una vita sprecata agli occhi di Dio. L'unico modo per vivere bene la vita è alzarsi, accogliere l'invito del Signore e metterci a servizio nel campo del Signore, che è grande come l'umanità intera. Chi dona la propria vita, chi si mette a servizio, dà un senso alla propria esistenza". E' un bel pensiero per i donatori di sangue, perché anche questo "è un modo per mettersi a servizio - ha sottolineato mons. Andrea Bruno Mazzocato -. Magari un modo semplice, magari nascosto, ma alzarsi e andare a donare periodicamente un po' del proprio sangue è fare un servizio che, nella sua semplicità, è molto prezioso. Questo è secondo il Vangelo: la vita vale se è un dono. Voglio offrire tutto il mio supporto all'Associazione friulana donatori di sangue proprio perché fa un grandissimo servizio a tanti fratelli e sorelle che ne hanno bisogno".
          La preghiera dell'Arcivescovo è andata quindi a una intenzione molto concreta e importante: "Che lo spirito dell'Afds possa continuare in Friuli. So che qualche difficoltà c'è", ha osservato l'Arcivescovo.
Come contrastare questi problemi di adesione al dono? "Abbiamo iniziato in questi giorni in tutta la diocesi l'Anno della Carità - ha spiegato il presule alle migliaia di donatori stipati nella piazza antistante il Duomo di Tarvisio - e ho ho cominciato anche a presentare la Lettera pastorale che ho scritto per l'occasione, intitolata 'Rimanete nel mio amore'. I donatori danno una goccia di sangue, come si vede nel bellissimo logo della vostra associazione. Ma perché esca da noi quella goccia di sangue occorre che cada nel nostro cuore una goccia di amore. Questo passaggio salverà la nostra associazione e per questo sono venuto a celebrare Messa con voi. Cari cristiani, occorre ricevere dentro di noi le gocce d'amore che ci dona il Vangelo, e allora usciranno ancora tante gocce di sangue dal corpo dei friulani. Se si interrompe questo passaggio, si interrompe anche lo spirito della donazione. Ecco perché io prego e invito tutti voi ad invocare con me: apriamo il cuore, facciamo tesoro delle tante gocce d'amore che il Signore ci ha donato nel Vangelo e facciamole entrare dentro di noi, sentendo il desiderio di non pensare solo a noi stessi, ma di far qualcosa per gli altri".
          Un appello valido soprattutto per i giovani, "affinchè scoprano cosa vuol dire avere un cuore che sa accogliere l'amore e quindi, di conseguenza, sappiano donare agli altri, con un piccolo sacrificio. Noi tutti siamo chiamatiu a dare l'esempio ai giovani, perché sentano di avere un cuore che ha ricevuto e accolto amore vero e per questo, quasi spontaneamente, sente l'esigenza di donare agli altri".