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Palmanova (UD), 13 Luglio 2014

          Riprendiamo di nuovo il Duomo di Palmanova (di nuovo perchè c'eravamo anche il 1 gennaio di quest'anno), con questa panoramica che mostra un'ampia porzione di Piazza Grande da Porta Udine a Porta Cividale. Mentre mi aggiravo in quei paraggi, dalla cella campanaria mi giungevano rumori di qualcuno che armeggiava intorno alle campane... Ho appena fatto in tempo ad attivare uno dei miei registratori, che è iniziata una suonata azionata a mano che usano fare nelle grandi occasione in varie parti del Friuli, dall'Alta Carnia fino alla Bassa Furlana ed in ogni località, quel tipo di suonata a tre campane con dei tratti ad una o due campane ed in ogni località è chiamata con un nome diverso. Dopo la prima suonata di oltre 5 minuti (che io ho ridotto a 2 cercando di mantenere il ritmo), i scampanotadôrs hanno cominciato a giocherellare con i batacchi, ma dopo una prima serie di melodie ritmate ho interrotto le registrazioni, in quanto notavo diversi coristi giungere con una cartella nera sotto il braccio ed entrare in chiesa... all'interno del Duomo il potente organo diffondeva le sue note per le prime prove del repertorio in programma...



 CAMPANE

Santa Messa
per la Festa del Redentore
accompagnata dal Coro Pavona, diretto dal maestro Franco Gori


...durante le prove ho attirato l'attenzione dei coristi e del Maestro per questa foto ricordo.
Purtroppo l'eccessiva distanza non ha prodotto risultati eccelsi neanche dal punto di vista audio...



...l'arrivo del corteo in costume, oggi come allora... prima i "sorestàns" e poi i "sotàns"...


         
 CANTO E PREGHIERE DI APERTURA


...durante il Kyrie ed il Gloria, ho avuto tutto il tempo per riprendere i fedeli dai due lati della navata...


...ed effettuare una "strisciata" laterale all'omelia,
per dare il senso della grande partecipazione all'evento...

...alla liturgia eucaristica...


 CANTO ALLA COMUNIONE


...la foto ai fedele dal presbiterio dopo la Comunione...


         
 BENEDIZIONE E CANTO DI CHIUSURA

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Festa del Redentore, viaggio a ritroso nel tempo
LA VITA CATTOLICA di GIOVEDÌ 10 LUGLIO 2014

          È la più antica e importante festa religiosa di Palmanova, che ancor oggi testimonia la vicinanza con la Repubblica di Venezia, che ne ha voluto la nascita. Sabato 12 e domenica 13 luglio la città stellata celebra la Festa del Redentore, con la quale ricorda il lontano 22 luglio del 1602, quando Gerolamo Cappello, Provveditore Generale della Patria del Friuli, fece innalzare per la prima volta al centro della Piazza Grande il vessillo della Serenissima Repubblica di Venezia che aveva edificato la fortezza come baluardo difensivo agli estremi confini orientali dei territori di Venezia. Il Redentore, al quale è dedicato il Duomo dogale, compare sulla facciate dello stesso assieme a Santa Giustina, patrona della città, e a San Marco, patrono della Repubblica veneta.
          Le cerimonie religiose si svolgeranno nella giornata di domenica. All’interno dello splendido Duomo – massimo esempio in regione di architettura sacra rinascimentale –, alle 11, si svolgerà la Messa del Redentore, celebrata dal parroco e vicario foraneo, mons. Angelo Del Zotto, e accompagnata dal Coro Pavona, diretto dal maestro Franco Gori, che canterà la Messa in onore di Santa Giustina composta dal maestro Giovanni Pigani. Nobili e militari di alto rango, in abiti secenteschi, sfileranno in corteo partendo dal municipio fino al Duomo dove parteciperanno al rito religioso.
          Alle 19.30 si terranno i Vespri solenni con i sacerdoti della Forania di Palmanova. Seguirà il corteo storico e la benedizione del gonfalone accompagnato da scene di ricostruzione della vita secentesca a Palmanova a cura del Gruppo storico Città di Palmanova, della Compagnia d’arme Màlleus di Palmanova e della Compagnia Picche mercenarie friulane di Medeuzza. Nobili e dame si esibiranno in eleganti balli di corte, picchieri e alabardieri, agli ordini dei rispettivi comandanti e capitani, vigileranno all'interno della fortezza, mentre gli spalti saranno sorvegliati dai moschettieri, il tutto da cornice all'innalzamento del gonfalone con l'effige del leone di San Marco. La serata si chiuderà con l’ammaina gonfalone da parte dei figuranti, che lo conserveranno fino all’anno successivo, quali gelosi custodi di un passato ricco di fascino e splendore, e la sfilata ai lumi dei ferali. Sabato 12, in serata, a partire dalle 21, si terranno delle animazioni in costume in Piazza Grande e uno spettacolo di sbandieratori, che faranno da prologo alla manifestazione domenicale.
          La Festa del Redentore anticipa le atmosfere che verranno riproposte in un più ampio e ricco programma durante la Rievocazione storica «1615. Palma alle Armi» – la rievocazione rinascimentale più grande della regione – in programma il 5, 6 e 7 settembre, quando tutta la città stellata tornerà indietro nel tempo e tra accampamenti, antiche osterie, zoghi per putei, battaglie alla porta, contese e duelli, Palmanova farà da scenario a un grande evento turistico tra Piazza Grande e i bastioni. Sono attesi più di 600 figuranti. Nel corso della rievocazione la fortezza di Palma sarà messa sotto assedio dall'imponente esercito asburgico, il quale, oltre all'Impero Ottomano, minacciava costantemente i confini della Serenissima. L’evento vuole rievocare i conflitti che presero luogo nella pianura friulana nel settembre 1615, ove, non lontano dalla città stellata, si svolse la cruenta guerra di Gradisca. Lo spettatore potrà assistere a manovre militari e grandi battaglie campali del Seicento, ammirare gli accampamenti delle truppe (provenienti da altre regioni italiane e nazioni europee), partecipare ai diversi festeggiamenti che si terranno per tutta Palmanova, con balli popolari e di corte, musiche e rullate di tamburi, duelli tra i migliori spadaccini, spettacoli teatrali, mercatini storici, specialità enogastronomiche locali, fuochi. Oltre al Gruppo storico Città di Palmanova e agli Sbandieratori sono coinvolte molte associazioni cittadine nell'animazione e nella proposta di eventi culturali.