biel lant a Messe a...

Abbazia di Rosazzo, 19 Ottobre 2008

Messa per il Giubileo sacerdotale di don Gino Fasso
parroco di Corno di Rosazzo, Sant'Andrat e Visinale del Judrio


...il corteo dei sacerdoti sale la navata centrale...

...il Coro Abbaziale che ha guidato l'intera Assemblea nei canti...


 CANTO D'INIZIO


          
 KYRIE - GLORIA



 PATER NOSTER


...la chiesa  stracolma di fedeli...



 BREVE SALUTO DEL FESTEGGIATO



 CANTO FINALE


...convivio in fraternità nell'antico chiostro...

Don Gino Fasso, pastore da 50 anni 

     Con una Messa Solenne, accompagnata dal “Coro Abbaziale” diretto da Franco Pellegrini, nella chiesa di San Pietro dell’Abbazia di Rosazzo, è stato festeggiato il giubileo sacerdotale di don Gino Fasso, parroco di  Corno di Rosazzo, Sant’Andrat del Judrio e Visinale del Judrio.
     Le comunità parrocchiali nelle quali don Gino Fasso opera da circa sei anni, avevano già recentemente  festeggiato il 50° anniversario di ordinazione sacerdotale del loro pastore, ma si voluto dare all’importante traguardo ulteriore spazio a livello foraniale, con una cerimonia nell’antica Abbazia benedettina.
     Nato a Mortegliano il 14 febbraio 1934, don Fasso ha svolto i suoi studi presso il seminario di Castellerio e il 29 giugno 1958, dalle mani dell’arcivescovo Zaffonato ha ricevuto, nel Duomo di Udine, l’ordinazione sacerdotale. Cooperatore a Sant’Osvaldo per 4 anni è poi passato nella parrocchia di Precenicco. Dal 1964 al 1969 è stato cappellano di Maiano; dal 1969 al 1984 parroco di Flambro, ma l’esperienza pastorale più lunga ed intensa, (18 anni), l’ha vissuta a Premariacco, dove ha lasciato un’impronta significativa del suo operato e la consapevolezza che la semina non è stata vana. Non è stato facile lasciare una realtà ben consolidata, con cui era in sintonia, per abbracciare una nuova, alla guida di due parrocchie e tre comunità, ma il suo essere sacerdote gli ha chiesto obbedienza e sacrificio.
     Accolto con gioia dalla popolazione, il primo dicembre 2002 il sacerdote ha fatto il suo ingresso ufficiale nella parrocchia di S. Maria del Rosario di Corno e successivamente nelle chiese di Sant’Andrea e S. Martino. In questi anni, consapevole delle difficoltà di questo momento storico, in cui hanno il sopravvento i valori effimeri e prevale la morale del «fai da te», don Fasso ha portato avanti come salda roccia quelli che lui ritiene i capisaldi della fede: l’evangelizzazione e la catechesi, non solo per i bambini ma soprattutto per gli adulti, la liturgia e il significato dei riti, coltivando i comportamenti religiosi affinché non scadano in semplici e ripetitive abitudini.
     Oltre alla cura delle anime, il suo impegno si è diretto anche al riordino dell’archivio parrocchiale e al completamento di diverse opere in cantiere, come il restauro della vecchia chiesa parrocchiale e del campanile di S. Andrat e delle pale degli altari laterali nella chiesa di Corno.