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Chialminis di Nimis (UD), 10 Giugno 2007

     Chialminis - Chialminis è una piccola località del comune di Nimis, costituita da 4 borghi: borgo Tamar, borgo Uas, borgo Chiesa e borgo Vigant, sita a 682 m di altezza sul monte Bernadia, lungo la strada che collega Ramandolo a Villanova delle Grotte, località entrambe conosciute , l’una per la produzione vinicola l’altra per le grotte. Chialminis invece poco nota nonostante il suo contesto panoramico e paesaggistico, per i quali è definita da qualcuno come un “balcone aperto sulla pianura friulana”. E’ altresì un’oasi di pace, in un ambiente montano, rapidamente raggiungibile in quanto dista da Udine soli 28 km.



 CAMPANE

     Attualmente vi risiedono e vi abitano in maniera stabile circa 50 persone che unite ai non residenti, che ogni fine settimana raggiungono Chialminis, formano la linfa necessaria sia per rendere più vivace il paese sia per rafforzare il legame con molti emigranti che annualmente ritornano , certi che in paese ci siano delle vestali che tengono viva la fiamma delle tradizioni e dell’amicizia.
     E’ stato quasi completamente distrutto dal terremoto del 6 maggio del 1976. Non c’è stato nessun morto, grazie a Dio, ma la poca popolazione ha evitato l’estinzione grazie alla tenacia di coloro che hanno scelto di non abbandonare il luogo delle proprie origini.
     La chiesa dedicata a Sant’Elena Imperatrice, anch’essa completamente ricostruita dopo il terremoto del 1976, oltre ad essere luogo di culto è diventato anche l’unico punto di aggregazione e di riferimento dell’intera comunità che ha pensato, per coltivare uno spirito comunitario e con la benedizione del mons. Rizzieri De Tina, di costituire una corale il cui nome non a caso è stato “Coro Sant’Elena di Chialminis”.


         
 CANTI



 CANTO


Il Coro Sant’Elena di Chialminis che ha animato la Messa

Una comunità, composta da persone differenti per carattere e per abitudini, con il canto corale diviene una cosa sola, diviene cioè simbolo di fratellanza e unione di pensieri.
Cantare non è una caratteristica esclusiva dell’uomo, ma mentre il canto degli uccelli è solo un modo per affermare il possesso di un albero, di un nido, per l’uomo il cantare è un modo per esternare le proprie sensazioni i propri sentimenti e soprattutto la propria gioia e la propria speranza nel pane della vita.
Quest’anno la corale, in coincidenza con la festa del Corpus Domini, ha doppiato il giro di boa del suo 1° lustro di attività. Composto da una quindicina di persone è diretto dal m.stro Lucia Bianchi. Il repertorio è prevalentemente costituito da canti liturgici tra i quali spiccano la “Messe in Furlan” di Prè Oreste Rosso e la “Missa Secunda Pontificalis” di don Lorenzo Perosi, mentre il suo motto è: Chi canta di tutto cuore e con gioia; Ama quello che canta; Ama colui per il quale canta: Ama coloro con i quali canta.

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...partenza della processione con il Santissimo...


...e sosta per le preghiere davanti all'altarino allestito in Bôrc Uas...


...e trasferimento...


...per una sosta in preghiere davanti a Bôrg Selisca...



 ESTRATTO AUDIO


...l'altare di Bôrg Uiant...


...lavori momentaneamente sospesi al passaggio della processione...



...arrivo e preghiere in Bôrg Tamor...


...e risalita verso la chiesa...



...dopo le ultime preghiere e canti...
...si è festeggiato i cinque anni di fondazione del Coro Sant’Elena di Chialminis...


...e pre Rizzieri De Tina, ideatore e principale sostenitore del gruppo corale...


Da alcuni anni durante la festa del Corpus Domini è stata ripristinata l’antica processione attraverso gli altari dei 4 borghi. Altari preparati dagli abitanti dei 4 borghi, in segno di ringraziamento per i doni ricevuti nell’anno agricolo passato e per propiziare i favori del Signore per i frutti dell’anno in corso.

Hanno detto di noi: Chialminis, un piccolo paese sulle montagne che circondano Udine, dal quale si gode un panorama stupendo che spazia sul Friuli e dove, in lontananza, la linea immaginaria del cielo si fonde con quella del mare. In questo posto incantevole alcuni tra i pochi residenti, con altri, emigrati tanti anni fa che tornano in paese stagionalmente, si sono riuniti in coro con l’unico scopo di offrire qualcosa alla propria comunità in occasione delle celebrazioni religiose.
Sono convinti che ritrovarsi rappresenti semplicemente un “modo di stare insieme” e forse anche un “esempio di vita” in una piccola realtà come la loro.
Una volta all’anno, in occasione della loro festa patronale, ho il piacere di ascoltarli e sempre riesco a commuovermi per la modestia, la semplicità e l’entusiasmo nel cantare. Lo faranno sicuramente anche in questa occasione e sono fermamente convinto che sapranno emozionare anche i numerosi friulani presenti che vivono nella nostra città. Lo faranno proprio per quel loro naturale “modo di stare insieme” che rappresenta veramente un “esempio di vita” non solamente per la piccola comunità di Chialminis, ma per tutti noi. (Gianni Porzio Presidente Coro Cai di Novara)

CJALMINIS

Cjalminis,
balcon sul Friûl
cu la to glesie graziose
cussì ben curade
e il cjampanili bessôl
tal miez da la place
ch’al segne li oris
e il timp ch’al va vie,
lis tôs cjasis
rimpinâdis si clàs
e a to buine int
tu, tu vendis la pâs.

Tu sês biel sot la ploe
tal soreli e la nêf
sot la lune e lis stelis
e duc’ si sìntin amîs
ma su dimi parcé?
“Si é plui dongie dal cîl
e vicin al Signôr …”
Cjalminis,
tu mi as robade la pâs
e lassù cun te
o ài lassât incjantât
un tocùt dal gno cûr.
CHIALMINIS

Chialminis,
balcone del Friuli
con la tua chiesa graziosa
così ben curata
e il campanile, solo,
in mezzo alla piazza
che segna le ore
e il tempo che passa,
le tue case
arrampicate sui sassi
e alla tua buona gente
tu vendi la pace.

Sei bello sotto la pioggia
nel sole e nella neve
sotto la luna e le stelle
e tutti si sentono amici,
ma tu dimmi perché?
“Si é più vicini al cielo
e vicini al Signore …”
Chialminis,
tu mi hai rubato la pace
e lassù con te
ho lasciato incantato
un pezzetto di cuore.
Luigi Bevilacqua