biel lant a Messe a...

Sauris (UD), 14 Agosto 2006

CAP: 33020 - Abitanti: 423 - Altitudine (s.l.m.): m. 1.212 - Superficie: Kmq. 41,52

Sauris (UD) www.turismo.fvg.it
I centri montani di Sauris di Sotto e di Sauris di Sopra mantengono ancor oggi intatte le caratteristiche tipologiche costruttive dell'edificato originario, con gli stavoli di legno e le case dalle tipiche balconate e sporti. L'origine di Sauris è strettamente legata al culto del Santo Re Osvaldo di Northumberland, al quale è dedicato un Santuario che conserva una reliquia (il dito pollice) del Santo stesso. La reliquia acquistò fama straordinaria, anche per i miracoli che per mezzo suo si operarono; infatti, molti pellegrini ebbero l'ardire di partire da Venezia e anche da più lontano per raggiungere il piccolissimo paese, chiuso fra le gole allora quasi inaccessibili. Testimonianze di tali pellegrinaggi si hanno da documenti storici e dai preziosi arredi sacri di fabbricazione veneziana regalati dai pellegrini stessi. Gli abitanti del luogo vissero certamente per lungo tempo di un'economia primitiva, infatti, la prima strada che collegò Sauris ad Ampezzo fu iniziata nel 1915 per essere terminata nel 1928.

 Per l'odierno servizio di "Biel lant a Messe" avevo scelto la località di Sauris di Sopra,
 dove erano in programma i festeggiamenti patronali di San Valentino...


 CAMPANE


 L'interno della chiesa, con i due altari laterali


 Il Coro Zahre di Sauris (in formato ridotto), pronto per accompagnare La Messa...

...cerimonia officiata da S.E. Mons. Dino De Antoni, arcivescovo di Gorizia, in vacanza in quella località
 e molto legato a quelle valli che frequenta da quando era giovane...


...foto del corteo che risale la navata dopo aver accolto nella comunità parrocchiale di Sauris
 una bambina che stava per ricevere il Sacramento del Battesimo...


         
 CANTI


...un flash sui fedeli e sul primo banco dove avevano preso posto i genitori
ed i padrini della piccola Livia che stava per essere battezzata...


...cerimonia che Lidia ha seguito piuttosto divertita...


...prima della processione...


...prima della benedizione finale, la statua di San Valentino, Patrono di Sauris di Sopra,
aveva fatto il giro del paese in processione, accompagnata dai canti e da un'allegra scampanottata...



...durante la processione...


...tra i fedeli in chiesa ed alla processione, abbiamo notato l'on. Santuz,
 il nuovo Presidente dell'Ente Friuli nel Mondo...



 BENEDIZIONE


...l'artista Renzo Lizzi ha fatto una relazione sulle tecniche adottate per l'esecuzione del restauro, mentre don Alessio
ha illustrato l'aspetto devozionale e storico del Flügelaltar, l'altare a sportelli molto diffuso in Carnia e zone limitrofe...


...estratto dalla dettagliata relazione di don Alessio...


...alla fine, il papà di Livia ha invitato tutti i presenti al rinfresco,
 preparato in uno stavolo in fondo alla salita che porta al paese...

 

Arte e cultura: SAURIS (UD)
    
Il Santuario di Sauris di Sotto, dedicato a S. Osvaldo re di Northumberland, patrono invocato contro la pestilenza, si trova in una stupenda zona alpina a 1212 metri sul livello del mare: da quando è attestata la devozione popolare al Santuario dove si conserva il dito pollice di S. Osvaldo, altissima è sempre stata la frequenza di fedeli, nonostante le obbiettive difficoltà di raggiungere il paese di Sauris, che sino a pochi decenni fa non era unito ad Ampezzo che da una impervia mulattiera. Rimaneggiata nel secolo XVIII, la chiesa di S. Osvaldo ha notevoli altari: soprattutto conosciuta è la preziosa ancona lignea cinquecentesca che è il vanto della chiesa. È un Flügelaltar (altare a sportelli) eseguito da Nicolò da Brunico nel 1524: la doratura e i colori sono ancora quelli originali ma ben poco rimane delle guglie che l'adornavano ed anche la predella è stata alterata.
     Nella parte centrale si vedono le statue dei Ss. Osvaldo, Pietro e Paolo, mentre all'interno degli sportelli sono scolpite in bassorilievo scene relative all'Annunciazione, alla Visitazione, alla Natività e alla Fuga in Egitto.
Altre minuscole statuine completano la cimasa; nella predella si vede il gruppo della Pietà e a sportelli chiusi figure di Santi in bassorilievo. Stupefacente, inoltre, la pittura sul retro dell'ancona, un trittico raffigurante Gesù che esce dal sepolcro e mostra le stigmate, la Madonna e S. Giovanni e, dietro la predella, i progenitori: tutto dimostra le grandi capacità artistiche dell'intagliatore altoatesino che, insieme al concittadino Michele Parth, molto operò in Carnia.
     Degli altri altari della chiesa, da ricordare quello ligneo della Madonna della Cintura, che presenta la tipica policromia "bianco e oro" dei tanti altari bavaresi ed austriaci di quel periodo ed è dovuto all'intagliatore cadorino Eugenio Manzani (post 1730) con bella pala dipinta di scuola friulana (Antonio Taddio?) e paliotto della metà del Settecento; altro bell'altare secentesco in legno intagliato nella navata di destra (Giovanni Francesco Comuzzo, 1658) con pala di S. Osvaldo più recente.
     La Chiesetta di S. Lorenzo a Sauris di Sopra è di tipo gotico austriaco quattro-cinquecentesco (con aggiunte posteriori) con caratteristico campanile addossato alla navata sinistra. All'interno un discreto altare barocco in marmo con statue dei Ss. Giuseppe e Lorenzo, l'altare del Rosario, in legno intagliato, uno dei più ricchi tra quelli eseguiti da Francesco Comuzzo (ca. 1660), purtroppo depredato delle statue che decoravano le tre nicchie e la cimasa, il Flügelaltar di Michele Parth. È questo il pezzo principe della chiesa: datato al 1551, nella parte centrale accoglie l'ultima Cena in bassorilievo e negli sportelli, in rilievo più tenue, l'Ingresso in Gerusalemme e l'Orazione nell'Orto, a coronamento una figura di Santo tra piccoli angeli. A sportelli chiusi, le figure dell'Annunciazione dipinte, così come è dipinta la predella con gli episodi biblici della Caduta della manna e del serpente di bronzo.
Forse inferiore ad altre realizzazioni del Parth, l'ancona rimane comunque uno dei più prestigiosi intagli della Carnia, piacevolissima per l'impostazione delle scene, la tecnica esecutiva, l'uso dell'oro e dei colori.
     A Sauris di Sopra, all'interno di un rustico che era adibito a stalla e fienile ed è stato sapientemente restaurato, è ospitato il Centro Etnografico, museo vivo, sede di mostre temporanee ed incontri culturali, che ha il fine di salvare e recuperare materiali, cultura e tradizioni locali. Fa parte di un sistema museale diffuso con nuclei espositivi esterni(le malghe, la stalla, la bottega artigiana) ed un Centro di Orientamento Storiografico che ha sede a Sauris di Sotto.

 Informazioni tratte da: 
 GUIDA ARTISTICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA 
(
a cura di Giuseppe Bergamini )
dell'Associazione fra le Pro Loco del Friuli-Venezia Giulia