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Torviscosa, ore 11.00 del 29 Dicembre 2002


TORVISCOSA (Ud)
3 metri s.l.m. - 48,58 km2 - 3.346 abitanti - C.a.p.: 33050

Frazioni/Località: Malisana - Arrodola - Banduzzi - Chiarmacis - Fornelli - Villaggio Roma
Escursioni: Casali


CAMPANE

Principali monumenti e opere d'arte
La Chiesa parrocchiale di Torviscosa, dedicata alla Madonna del Rosario, è costruzione risalente al 1727, consacrata l'11 maggio 1759 da Carlo Michele dei conti d'Attems, primo arcivescovo di Gorizia dopo la soppressione del Patriarcato di Aquileia nel 1753. Ha facciata regolare, ripartita da alte lesene; all'interno altar maggiore con statue (1728) di S. Antonio da Padova attribuito a Giuseppe Torretti e di S. Francesco degli scultori Paolo e Giuseppe Torretti, cui si deve anche la bella ed elegante Madonna del Rosario sul secondo altare laterale a sinistra. Recenti sono le pale d'altare raffiguranti S. Francesco e gli uccelli (Felice Carena, 1953) e S. Teresa d'Avita (Cia Bassani,1956). Provengono da soppresse chiese veneziane due belle pale d'altare di epoca manieristica; vicina ai modi di Domenico da Tolmezzo è una lignea Madonna con Bambino (fine secolo XV) collocata in una nicchia protetta.
Nella secentesca Chiesa del cimitero (Madonna della Salute), costruita secondo il solito schema delle chiesette votive friulane, nel 1964 è stata «ritrovata» una Madonna in trono con il Bambino, scultura lignea spiacevolmente ridipinta e quasi illeggibile.
Dopo il restauro è stato avanzato il nome di Domenico da Tolmezzo quale suo possibile autore. Ipotesi accettabile anche se nel volto della Madonna c'è un provincialismo più accentuato di quanto non sia nella produzione conosciuta del tolmezzino; in ogni caso la statua va datata ai primi anni del XVI secolo.
Ricca di storia la Chiesetta del cimitero di Malisana, risalente forse all'epoca altomedioevale (X secolo), con ampliamento e aggiunta del presbiterio tra XV e XVI secolo; ha una facciata, sormontata da una grande torre campanaria, interno tripartito in tre navate di tre campate, mediante colonne birastremate, coro poligono con volta a crociera. Funge da mensa d'altare un tronco di colonna dorica con lastra di pietra. Nel coro, decorazioni cinquecentesche alquanto deperite: fra i costoloni della volta quattro Padri della Chiesa (Gemiamo, Gregorio, Ambrosio, Agostino), due Evangelisti (Marco e Giovanni) e l'Incoronazione della Vergine; sulle pareti, nelle lunette, Crocifissione, Resurrezione, Natività di Cristo e Annunciazione, più sotto Apostoli e Sante. Nei pilastri dell'arco trionfale, i Ss. Rocco e Sebastiano, nell'intradosso un motivo a girali.
Per le strette connessioni con il mondo della miniatura e per puntuali confronti con sue opere documentate, il lavoro può essere attribuito al pittore e miniatore udinese Giovanni de Cramariis e datato alla fine del secolo XV.
Se questi sono i monumenti principali di Torviscosa, non va dimenticato che nel suo insieme la cittadina è uno dei più singolari esempi, e non solo in Friuli, di urbanistica razionale, «frutto tipico della civiltà italiana degli anni Trenta». Torviscosa nasce nel 1937, ed il primo edificio (lo stabilimento della SAICI) viene inaugurato il 21 settembre 1938, nella zona in cui esisteva Torre di Zuino. Una chiesa (l'attuale Parrocchiale) e poche case coloniche vengono fatte entrare nell'impianto architettonico della nuova cittadina, impostato su vaste aree verdi, su aulici edifici di rappresentanza, sulla parte residenziale operaia e sul settore propriamente produttivo del complesso. Specchio fedele di un preciso momento culturale (nel quale rientrano anche le realizzazioni di Littoria, Carbonia, Sabaudia), Torviscosa venne progettata dall'architetto Giuseppe De Min e dall'ingegner Steno Mainoni dell'ufficio di progettazione della direzione Snia.
A partire dal 1943 il piano urbanistico fu rielaborato dall'ingegner Tita Brusa (che progettò anche opere residenziali); il campo sportivo ed altri fabbricati sono degli ingegneri Pietro Barbighian e Luigi Secchi; l'alta torre del Centro informazioni e documentazioni è dell'architetto Cesare Pea (1965).

Abbazia di Rosazzo, 0re 18:00

Santa Messa con l'accompagnamento del
Coro maschile Lorenzo Perosi di Fiumicello diretto da Italo Montiglio