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Prata di Pordenone, 18 Settembre 2005

CAP: 33080 - Altitudine (s.l.m.): m. 18
Abitanti: 6.728 - Superficie: Kmq. 22,91
www.comune.prata.pn.it

PRATA DI PORDENONE - Storia e Descrizione
Il comune di Prata comprende le frazioni GHIRANO, PRATA DI SOPRA e SI SOTTO, PUJA, VILLANOVA e le località BORGO PASSO, LE MONDE, PERESSINE.
Feudo della potente e antica famiglia friulana dei Porcia-Brugnera e culla di uomini distintisi nelle armi, nella diplomazia, nelle lettere (come il cardinale Pileo, fondatore del primo collegio universitario patavino, ancor oggi esistente vicino alla basilica del Santo), Prata ha perduto nel 1420 ogni traccia del suo castello, cancellato dalla volontà di Venezia. Tra i segni di un'agricoltura evoluta e di un'agguerrita industria mobiliera, Prata conserva titoli di antica nobiltà.
www.turismo.fvg.it



 CAMPANE


 ...l'interno della parrocchiale...

 ...durante la celebrazione dell'Eucaristia...


         
 CANTI



...alcune coppie sono state festeggiate in occasione del loro anniversario di matrimonio...


...il gruppo corale che ha accompagnato la Messa...




PRATA DI PORDENONE - Arte e Cultura
     La Chiesa parrocchiale di Prata è un edificio costruito, o meglio ampliato, nel 1772, con facciata di tipo neoclassico scandita da quattro semicolonne con capitello ionico. All'interno, nell'altar maggiore, due statue dello scultore veneziano Bartolomeo Modolo, raffiguranti i Ss. Lucia e Giacomo (1748), una pala con S. Carlo, S. Antonio Abate e S. Floriano (1630) di Gasparo Narvesa e una bella pala d'altare (Madonna del Rosario tra S. Domenico e S. Rosa) di Jacopo Amigoni (1682-1752), pittore napoletano che, venuto giovane a Venezia, fu con Sebastiano Ricci e Gian Domenico Pellegrini tra i protagonisti del Rococò: in questo dipinto del 1740, si evidenzia il suo fraseggiare largo e aperto, l'indeterminatezza dei contorni e la vaporosità del colore.
Da ricordare anche lavori ottocenteschi di gusto accademico: l'affresco del soffitto della navata dell'osovano Domenico Fabris (1814-1901), un Trionfo di S. Lucia un po' enfatico, ed una pala del veneziano Leonardo Gavagnin (1809-1887) raffigurante la Vergine in gloria tra un coro di Angeli.
Dopo che nel 1971 è stata demolita la Chiesa di S. Maria dei Battuti, sono stati strappati e portati nella parrocchiale gli affreschi che l'adornavano: una trecentesca Madonna dei Battuti (molto rovinata), un S. Rocco del primissimo Cinquecento (scuola sanvitese?), l'Eterno Padre e due figure di Santi del XVIII secolo.
     Importante costruzione sul piano storico l'antico Tempio di S. Giovanni dei Cavalieri, risalente al XIV secolo, contiene preziose testimonianze della scultura gotica in Friuli, quali i sigilli tombali, trecenteschi con la raffigurazione dei presbiteri Giacomo da Prata (1330) e Bonaccorso (1337), l'arca di Pileo da Prata (1325) e soprattutto quelle di Nicolò da Prata e Caterina di Castrucco (1344) arricchita dalle figure in bassorilievo della Madonna con Bambino e dei Ss. Francesco e Giovanni Battista, e considerata opera di un collaboratore dello scultore veneto Andriolo de Santi.
     La Chiesetta dei Ss. Simone e Giuda, ricordata nel testamento di Guecello II di Prata il 7 agosto 1262, conserva nell'abside memoria della decorazione rinascimentale: affreschi con i Dottori della Chiesa nelle vele delle volte ed una Crocifissione nella parete di fondo, e poi il Sacrificio di Caino e Abele e l'Annunciazione nell'arco trionfale e Sante nel sottarco attribuibili al pittore Pietro Gorizio e databili al 1498. Ancora a Prata, in un capitello stradale di fronte a Palazzo Brunetta, l'opera d'arte forse più bella del paese, una Madonna con Bambino dipinta da Gianfrancesco da Tolmezzo intorno al 1500: purissimo l'ovale della Madonna, gradevole l'insistenza grafica, dolcissimo il sentimento che anima i personaggi.
     Due belle ville nel Comune: la Villa Morosini Memmo, ora Municipio, risalente alla fine del Cinquecento e la più spettacolare Villa Brunetta, caratteristica per l'altezza della parte centrale, ricca di statue nel bel giardino e, all'interno, di arredi, di caminetti settecenteschi e di affreschi.

Informazioni tratte da: 
GUIDA ARTISTICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA 
(
a cura di Giuseppe Bergamini )
dell'Associazione fra le Pro Loco del Friuli-Venezia Giulia
http://www.prolocoregionefvg.org