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Artegna, 15 Agosto 2003

ARTEGNA(Ud)
210 metri s.l.m. - 11,12 km2 - 2.941 abitanti circa - C.a.p.: 33011

Frazioni/Località: Somico Superiore
Informazioni turistiche: Pro loco Pro Artegna, v. Sottocastello 51
Biblioteche: Biblioteca Comunale, e/o Municipio (apre il lu., me., ve. dalle 15.30 alle 18.30 e sa. dalle 9 alle 12)
Escursioni: Zona del fiume Ledra – accesso dalla SS. n. 13 in Comune di Artegna - Sentiero del Montefaeit e Monte Cuarnan - Montenars


CAMPANE


 L'interno della Parrocchiale

 Alcune immagini durante la Santa Messa, ed alcuni canti eseguiti dal coro parrocchiale

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Principali monumenti e opere d'arte
La Chiesa parrocchiale di S. Maria Nascente, costruita su progetto di Pietro Schiavi dal 1824
al 1829, rimessa a nuovo dopo il terremoto del 1976, conserva una bella serie di buoni affreschi di questi due ultimi secoli. I più antichi sono quelli del soffitto che il pittore muranese Sebastiano Santi (1789-1866), a lungo operoso in Friuli e a Trieste, eseguì nel 1835: tre scene (Incoronazione della Vergine, Nascita della Vergine, figure di Sante e Santi, mutile) inquadrate da modanature mistilinee in stucco nelle quali si evidenzia quella pittura accademica, piacevole ma fredda e priva di forza, che pure lo rese tanto richiesto.
Nel 1888-1892 l'udinese Leonardo Rigo dipinse nelle pareti del presbiterio V Ingresso di Gesù in Gerusalemme e la Smentita di Giuliano l'Apostata, pitture formalmente corrette; nel 1930 il pittore di Velletri Aurelio Mariani (la cui opera fu molto apprezzata in Friuli) completò la decorazione del coro {Evangelisti nel soffitto, Gesù che appare a S. Margherita nella parete di fondo affiancato da S. Giovanni Evangelista e Santa Caterina).
In un altare laterale il dipinto più famoso dell'udinese Luigi Pietri (1820-1889), un S. Domenico con notevoli arditezze cromatiche e luministiche. Sopra l'altare del SS. Crocifisso, grande Crocifisso ligneo del XVI secolo, vicino ai modi di Giovanni Martini.

Sul colle del Castello (di probabile origine longobarda, ancora in restauro) sorge l'antichissima Chiesetta di S. Martino, risalente – come recita un'epigrafe - addirittura al 1005 (e forse sulle fondamenta di un precedente edificio, posto che il titolo di «S. Martino» fa pensare ad un luogo di culto di epoca longobarda). Conserva nel suo interno un discreto ciclo di affreschi del XVI secolo. Pochi giorni prima del terremoto se ne era ultimato il restauro, tanto che nell'ultima domenica di aprile del 1976 c'era stata la cerimonia della riapertura della chiesa al culto. I danni subiti non sono stati peraltro gravissimi ed il nuovo restauro effettuato dalla Soprintendenza ha cancellato ogni crepa. Le pitture più leggibili sono nella volta del piccolo coro, con Dottori della Chiesa, Evangelisti e loro simboli, Santi nelle pareti del presbiterio, S. Martino e il povero, Adorazione dei Magi nella navata. Opere tutte attribuibili a Gian Paolo Thanner e databili al 1525-30 circa.
Il restauro della Chiesetta di S. Stefano in Clama, effettuato dalla Soprintendenza in questi ultimi anni, ha portato a rinvenire una serie di rilievi altomedioevali (frammenti di pluteo) di indubbio interesse che sono stati datati all'VIII o al IX secolo, ed affreschi (mutili) risalenti ai secoli XI-XII e XV: molto malandati i primi (ma si tratta delle poche testimonianze dell'epoca che ancora si conservino in Friuli), più leggibili i secondi e riferibili ad un artista friulano fortemente caratterizzato (lo si è visto in qualche modo legato sia alla Scuola di Villaco che allo sloveno Janez Ljubijanski) e dipendente dal mondo nordico.
La ricostruzione di Artegna ha portato alla nascita di molti edifici civili: tra questi, il Centro Civico, realizzato tra il 1980 ed il 1981 su progetto di Adriano Conti.

 Informazioni tratte da: 
 GUIDA ARTISTICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA 
 
dell'Associazione fra le Pro Loco del Friuli-Venezia Giulia
http://www.prolocoregionefvg.org