biel lant a Messe... a Fanna

Fanna (PN), 3 Giugno 2001

Fana
Quant chi da Spilumbêrc su pal stradón
ió i tôrni a iodi Raut e Valavan,
e Fana semenada su chel plan,
c'a pâr un scjap di fedis a passón;

ió i sint drenti il gno cóur un rebaltón,
i salti comi un mat, e da lontan
i buti mil bussadis su la man
al gno paeis alêgri in chel cjantón.

E lui mi pàr chi da lassû al mi clama,
e i sint vigní li lâgrimis tai vói
nencja chi ves da iodi la me mamma.

Io na lu sai prcé, ma mondo lâri,
quant chi ti torni a iodi tra chei pói
Fana, io ti vuei ben pi di me mâri.

Dal libro Fueis di lèria - Vittorio Cadel da Fanna

FANNA (Pn)

274 metri s.l.m. - 10,13 km2 - 1.543 abitanti - C.a.p.: 33092
Informazioni turistiche: Pro Loco Panna, v. Maniago 2
Biblioteche: Biblioteca Civica Vittorio Cadel v. Montelieto, tel. 0427-778318 (apre ma. e gi dalle 15 alle 17 e ve. dalle 18 alle 19,30)
Escursioni: Borgo di Sottila e Petrucco - Vallavan - Rovereit

Principali monumenti e opere d'arte
La Chiesa parrocchiale, restaurata dopo il terremoto, è edificio neoclassico costruito su progetto di Stefano Marchi di Stevenà all'inizio dell'Ottocento (il pronao risulta terminato nel 1827); nel 1829 venne affrescata dal veneziano Gian Carlo Bevilacqua (1775-1849) con la Fede e vari Angeli nell'abside (dipinto distrutto all'inizio di questo secolo) e con tre riquadri nel soffitto della navata raffiguranti Cristo risorto che ascende al cielo, la Discesa dello Spirito Santo e la Consegna delle chiavi. Affreschi già elogiati all'epoca dell'esecuzione per l'abilità pittorica ivi dimostrata dal Bevilacqua particolarmente felice sia nella resa cromatica (nella resurrezione) che nella costruzione delle figure in monocromo (nei due riquadri minori). Nell’abside, oggi, un dipinto del poeta-soldato di Fanna Vittorio Cadel (morto giovanissimo in guerra nel 1917); rappresenta Cristo che cammina sulle acque. Dipinti interessanti sono inoltre S. Martino e il povero e i Ss. Pietro Martire Antonio da Padova con Bambino e Angeli del pittore fiammingo Giovanni Moro, 1662, che riprende temi pordenoneschi e, I'Immacolata Concezione (pittore friulano del secolo XIX). Gli stalli del coro offrono pregevoli intagli (secolo XVII). Gli angeli in marmo dell’altar maggiore sono dello scultore Nardini, 1804. Il frequentato Santuario della Madonna di Strada, ricostruzione ottocentesca in stile vagamente neoclassico, ha tre riquadri a fresco di Vittorio Cadel (1914) nel soffitto della navata: raffigurano l’Incoronazione della Vergine e angeli. La veneratissima Madonna con Bambino, in pietra dipinta, è opera del primo Cinquecento e va attribuita a Giovanni Antonio Pilacorte, lapicida ticinese abitante a Spilimbergo.

        Se non mi sbaglio, questo è il mio quarto viaggio a Fanna, e la mia scelta era stata sollecitata per riparare al "torto" fatto ad Elio Toffolo, che era venuto fino a Leproso, e non mi aveva trovato. Anche in questo caso, quando mi reco più volte in una località, la strada mi sembra più corta... infatti, a Fanna ci sono arrivato in un battibaleno, sebbene abbia cercato di rispettare (il più possibile), i limiti di velocità ed il codice della strada in genere. Ho ancora in mente l'episodio del mio secondo (o terzo) viaggio oltre il Tagliamento, nel quale un vigile urbano, mi ha dato una "lezione", cha ha avuto più effetto di qualsiasi sanzione pecuniaria. 
   
     Quel giorno, nel lungo tratto rettilineo prima di arrivare alla rotonda di Dignano, ho sorpassato una vettura che procedeva a bassa velocità in un tratto che mi sembrava tratteggiato, ma si trattava di una linea che indicava una serie di incroci con stradine secondarie. Durante la manovra, la mia coscienza mi diceva che non avevo fatto "una buona azione", e la conferma l'ho avuta poco dopo. A notevole distanza avevo scorto un Vigile Urbano voltato di spalle, tanto che mi aveva fatto sperare di poterla passare liscia, ma prima di arrivare nei suoi pressi, la Guardia aveva avuto tutto il tempo di voltarsi lentamente ed alzare inesorabilmente la paletta, facendo cenno di accostare.  Nell'attraversare la strada per avvicinarsi alla vettura, probabilmente si era reso conto con chi aveva a che fare, e forse impietosito, non ha messo mano alla cartella di cuoio che pendeva dalla cintura. Arrivato davanti al finestrino, con voce bassa ed esprimendosi in friulano, mi ha fatto notare l'infrazione che avevo commesso, informandomi che nell'ultimo anno, in quel tratto di strada erano morte tantissime persone, e che... "... nissun si ere prenotât...!"   Con calma, portando due dita alla visiera in cenno di saluto, ha pronunciato un "mandi", e lentamente si è girato riattraversato la strada. Balbettando un saluto ed un grazie, piano piano ho ripreso la marcia per arrivare a Dignano, fermarmi in uno spiazzo per scrivere su un foglietto di carta quella frase, della quale cercavo di capire l'esatto  significato... Mai dimenticherò quella strada, quel vigile e quelle parole...!
        Nell'avvicinarmi a Fanna, attraversando quelle macchie si bosco di cui il paese è circondato, pensavo che da bambino Guido Zanetti ed i suoi compagni, non potevano avere un posto migliore per i loro giochi.
        Arrivato in paese. ho subito cercato di avvicinarmi alla parrocchiale e trovare un posto adatto per effettuare la registrazione delle campane, notando un gran movimento di persone con bandiere e gagliardetti dell'AFDS. Più tardi ho saputo che qual giorno si festeggiava il 35° anniversario di fondazione del gruppo di Fanna Dell'Associazione Friulana Donatori di Sangue. Dopo aver cambiato due o tre postazioni, mi sono fermato sulla piazzetta a destra della chiesa, quando mi sono accorto di essere "puntato" dallo sguardo di un signore dai capelli grigi, che ho subito riconosciuto... era Elio da Fanna...! Saluti, abbracci e la strana sensazione che quel "vecchietto" dai capelli grigi (come i miei), sia un amico di vecchia conoscenza... 
        Resistendo a tutti i tentativi di portarmi in un vicino bar, Elio mi ha lasciato solo in attesa del suono della campane, per andare a casa sua a prendere alcune cose. Verso la fine della prima "scampanata", Elio era di ritorno con alcuni omaggi per me, tra i quali un bel libro dedicato a "Cadel da Fanna", nel quale ho scoperto bellissime poesie in "friulano di Fanna", poesie che pubblicherei volentieri nelle pagine di questo sito, se qualcuno mi desse una mano per digitarle ed inviarmele via E-mail, (astu capîr Elio?).
        Ho potuto ammirare alcune composizioni di Elio, tra cui una specie di album, con mie fotografie ed informazioni sul di me e sul "natisone". Non avrei mai creduto che un giorno avessi potuto avere dei fans...
       
Intanto era giunta l'ora di entrare in chiesa e cercarmi un posto per scattare qualche foto, mentre un coro che cantava molto bene, stava provando alcuni "pezzi" che avrebbe eseguito più tardi.  Durante la Messa ho scattato moltissime fotografie, perchè non avevo il timore di disturbare i fedeli, dato che altri fotografi erano presenti in chiesa. Ho registrato anche tutti i canti eseguiti dal Coro e dai fedeli, uno dei quali "Amici miei", potete ascoltare in questa pagina. La Messa è stata seguita dalle cerimonie per la consegna dei premi ai Soci benemeriti, con il maggior numero di donazioni.  In chiesa sono stato avvicinato da una graziosa e giovane signora, che mi ha chiesto se sono Aldo Taboga... era la figlia di Mariute, la sorella di Guido Zanetti di Kingston. L'ho pregata di salutare sua madre e di scusarmi se quel giorno non potevo andare a salutarla di persona... Sarà per la prossima volta...!
        Terminate le cerimonie, Elio mi ha accompagnato a casa sua, dove sorseggiando un buon bicchiere di "Tocai delle Grave", mi ha mostrato il suo "laboratorio" super attrezzato, ho potuto ammirare alcune sue composizioni e le raccolte di stampe di vario genere... Bravo Elio...!
        Prima delle 15 ero nel mio letto per il solito riposino pomeridiano, sebbene (è molto tempo che non lo dico) non fossi per niente stanco... Ma prima di notte, mi aspettavano altri impegni...!


CAMPANE
(Registrate da Guido Zanetti, nel settembre 1989)

L'esterno e l'interno della parrocchiale, mentre il Coro si sta preparando.


Il Presidente dell'AFDS, recita la "Preghiera del donatore", durante la Santa Messa, 
in occasione dei festeggiamenti per il 35° di fondazione della Sezione di Fanna.


Il gonfalone del Comune di Fanna

Alcuni flash, durante le cerimonie.


Le Letture del Vangelo


Il Coro durante l'esecuzione di "Amici miei"

Aldo a Fanna...

E cosi ieri, domenica 3 giugno, ho avuto l'inaspettata e gradita sorpresa di trovare il nostro Aldo proprio a Fanna!... Era ancora presto e non so perchè ma ero andato in paese per il solito "cappuccino" anche se avevo già bevuto un caffè a casa... Uscito dal bar mi diressi verso la chiesa, erano le 9,30 ed ero molto in anticipo per la messa, ma sulla piazza c'era molto movimento ma non capivo perchè, di solito la domenica mattina il paese è deserto fin dopo la messa... Infine seppi che si festeggiava il 35º anniversario Donatori di sangue con la partecipazione di molti paesi della zona... Molta gente, molti stendardi, le majorettes e la banda del comune di Maniago, credo. Nel frattempo mi avvicinai alla chiesa e ad una macchina in sosta a due passi della gradinata di destra con una persona al volante coi capelli bianchi... neanche farlo apposta lo riconobbi subito e lo chiamai per nome: era lui, il nostro Aldo nazionale. Me la fatta la sorpresa, io che la domenica prima ero stato da lui...ma non lo trovai!... Saluti e abbracci e tante cose da dirci, poi al lavoro: Aldo con i suoi attrezzi si preparava per registrare le campane di S.Martino di Fanna e fu una bella scampanata!... Poi la messa che per l'occasione del 35º fu una cosa eccezionale per via di quel bel coro che cantò divinamente e che Aldo registrò diversi canti e riprese tante fotografie che vedremo e sentiremo su "Natisone". La messa andò forse un pò per le lunghe coi diversi discorsi e ringraziamenti e così pregai anch'io il nostro Aldo all'uscita di fare un salto fino a casa mia per mostrargli le mie baracche ed i miei lavoretti assieme ad un tajut di Tocai e tentai invano di trattenerlo a pranzo ma come sappiamo non lo si convince e tira dritto... 
     Ciao Aldo, ci vedremo ancora!... e saluti a tutti voi, da Elio da Fanna.

Elio Toffolo, in piazza ed a casa sua, mentre brindiamo alla salute
degli amici lontani, con un buon tajut di "Tocai delle Grave".